Buone Vacanze a tutti
Gli studi Gagliardi resteranno chiusi dal 11/08 al 01/09.
Il Dott. Gagliardi ed il suo Staff, augurano a tutti voi, buone vacanze.
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L’implantologia è una branca dell’odontoiatria che è ampliamento consolidata e affonda i sui più moderni studi in Svezia a partire dagli anni 60, in questo modo possiamo comprendere come sono circa 50 anni che si studiano soluzioni sempre più performanti ed esteticamente valide per i pazienti che se ne vogliono avvalere, ad oggi le terapie sono sempre più sicure e confortevoli, sempre considerando che stiamo parlando di terapie mediche eseguite su essere umani e quindi da paziente a paziente da caso a caso possono esserci delle grandi diversità.
Ma gli impianti possono essere inseriti a tutti?
Ad oggi non ci sono delle nette controindicazioni all’implantologia, ovviamente un paziente in chemioterapia dovrà essere trattato in accordo con gli specialisti oncologi e decidere insieme se la terapia è possibile o meno, l’importante è lavorare in equipe e decidere insieme la fattibilità, per quanto riguarda il diabete, l’osteoporosi e le cardiopatie nella maggior parte dei casi non ci sono assolutamente controindicazioni, sempre eseguendo un consulto con tutti gli specialisti del caso.
Ma il rigetto degli impianti è molto frequente?
La parola rigetto non esiste in implantologia, questo evento colpisce un paziente trapiantato (fegato, reni ecc) perché l’organo inserito non viene riconosciuto dal corpo, l’impianto dentale è costituito da titanio e questo materiale e biocompatibile al 100%, questo vuol dire che il nostro organismo non reagisce per espellerlo.
Il titanio è lo stesso materiale con cui si costruiscono le protesi delle anche e delle ginocchia.
Perché si perdono gli impianti?
L’impianto non viene rigettato ma può essere convolato in un processo infettivo, quindi se subito dopo l’intervento il paziente, anche involontariamente, trascura il sito chirurgico può innescarsi una infezione che non fa integrare l’impianto a l’osso che andrà rimosso e inserito nuovamente, se invece a distanza di anni un paziente non si sottopone ai controlli ed igiene dentale, con cadenza almeno semestrale, può accadere che la gengiva si infiammi in maniera troppo importante si innesca un processo infiammatorio infettivo e da lì inizia una infezione all’impianto che si chiama perimplantite e solitamente porta alla perdita dell’impianto.
Quanto dura un impianto?
Questa domanda è una domanda che non ha senso, adesso va molto di moda rassicurare i pazienti dicendo che l’impianto dura 20-30 anni o tutta la vita, queste affermazioni sono bugie assolute, inserire un impianto ad un ragazzo di 18 anni molto accorto all’igiene orale non fumatore ed in ottima salute non è la stessa cosa che inserirlo ad un paziente di 60 anni fumatore diabetico iperteso che non cura la sua igiene orale e non si sottopone ai controlli di routine, in mezzo a questi estremi esiste tutto il resto dei casi.
Posso dire che per la giurisprudenza italiana l’implantologia deve avere una durata di circa 8-10 anni e comunque non è possibile fare una previsione reale, l’impianto si inserisce dopo visita e decisione del medico assieme al paziente della migliore terapia per il paziente in questione, ma se dopo la finalizzazione del caso, ad esempio, trascorrono 2 anni e si innesca una perimplantite per una causa qualunque non si può colpevolizzare il paziente o il medico per la breve durata dell’impianto, è come comprare un macchina e dopo 6 mesi fare un incidente e si vuole colpevolizzare il costruttore dell’auto o comunque acquistare un automobile e chiedere al venditore quanto durerà l’auto, ovviamente la durata sarà legata ai km percorsi se vengono percorsi in città o in autostrada e altre mille variabili, la stessa cosa vale per l’impianto, l’impianto una volta inserito non ha una scadenza, può rovinarsi la capsula sovrastante ma l’impianto non si rovina nel corso degli anni, ovviamente in condizioni ideali.
Perché ci sono dei costi così diversi su internet e nei vari studi?
I costi sono legati a molti fattori, ovviamente parlo di impianti eseguiti in italia, i costi all’estero sono fortemente influenzati dal regime fiscale del paese e dalle sue condizioni economiche, quindi non ci sono paragoni.
In italia uno studio dentistico molto grande e al centro di Roma, dove i costi degli affitti e/o della gestione sono molto alti avrà dei costi molto diversi da uno studio dentistico molto piccolo in periferia, ovviamente il costo di un impianto deve considerare questi fattori, il prezzo si costruisce inserendo i costi dell’impianto della componentistica imlantare della capsula e di tutte le spese accessorie, quindi l’importante non è se lo studio abbia una sala di attesa con i divani in pelle o una reception con due segretarie, ma l’importante è che il professionista sia valido e che sia una persona fisica, intendo dire che tutte queste catene dentali che stanno sorgendo non fanno interfacciare il paziente con il medico ma il paziente con un marchio, infatti nel corso di 1-2 anni i medici in queste catene possono andare via e il paziente ha solo una scheda che fa ricordare le sue terapie con una segretaria/hostes che lo guida con i vari professionisti, come dico sempre il dentista deve essere un medico di fiducia che dovrebbe condurci fino alla vecchia attraverso le pulizie dei denti cure ecc, in questo modo la conoscenza che si ha del proprio paziente è profonda e la cura della bocca ne trarrà dei grandi benefici.
Ricordate, il prezzo non dovrebbe essere il metro di scelta del proprio medico, il dentista deve essere una persona di fiducia al quale ci si rivolge per anni e anni e non in seguito ad offerte shock o a coupon del giorno.
A B C D E F G H I L M N O P Q R S T U V Z
nuova tecnica di ricostruzione del cavo orale che permette di usare 4 impianti inseriti in modo notevolmente inclinato per poter inserire una protesi fissa avvitata generalmente in composito rinforzata da una barra in metallo.
materiale da otturazione di vecchia generazione di colore scuro, color acciaio composto da argento, mercurio e altri metalli.
termine dialettale per esprimere un ponte che ricoprirà tutti o quasi i denti dell’arcata superiore o inferiore
protesi fissa atta a ristabilire la forma, anatomia e colore del dente distrutto dalla carie, le capsule possono essere in metallo/ceramica, ceramica integrale, zirconio/ceramica.
capsule eseguite solo in ceramiche di ultima generazione, non vi è presenza di metallo
lo zirconio (ossido di zirconio) è un metallo di colore bianco molto resistente che permette di eseguire capsule e ponti molto estetici, sopra lo zirconio sarà sempre applicata della ceramica.
è una capsula formata da due parti internamente metallo che darà supporto alla ceramica esterna, quest’ultima fungerà da parte estetica
tecnica di ricostruzione dentale computer guidata
materiale da otturazione di nuova concezione, del colore del dente, composto da resina e ceramica.
branca della odontoiatrica che si occupa di ricostruire il dente distrutto da una lesione cariosa o da un trauma.
fenomeno conseguente all’infezione della zona dove è stato inserito l’impianto, spesse volte il paziente non segue scrupolosamente le indicazioni descritte.Questo fenomeno è sicuramente più presente e frequente
gomma naturale simile al caucciù altamente compatibile ed usata in odontoiatria per chiudere i canali durante la devitalizzazione
l’igiene è quella branca dell’odontoiatria che si occupa di mantenere la carica batterica (placca), a livelli accettabili per la salute dei denti e delle eventuali protesi o cure dentarie. L’igiene non è standardizzabile, cioè non tutti hanno bisogno delle stesse sedute in un anno, ci sono persone che necessitano di pulire i denti alla poltrona ogni 2 mesi e alcune altre una volta l’anno. Si ricorda che l’igiene è la base di qualsiasi risultato in odontoiatria, dove il paziente non riesca o non voglia avere una igiene ottimale
branca dell’odontoiatria che si occupa di reinserire elementi dentari dove non ci sono più, attraverso l’inserimento di fixture (viti) in titanio inserite nell’osso.
possono essere vari dalle ossa di banca ( umane), ossa animali ( bovino, suino, equino), materiali diversi ( solfato di calcio), tutti questi materiali sono ampiamenti sicuri perché opportunatamente trattati in laboratorio, quindi il rischio di infezioni e rigetto sono prossime allo zero
é quella branca dell’odontoiatria che si occupa del riallineamento delle arcate dentarie oltre al controllo dello sviluppo delle ossa mascellari.molte volte il trattamento prevede di passare attraverso varie fasi cambiando uno o più apparecchiature
processo di guarigione dopo l’inserimento di un impianto, attraverso la quale le cellule ossee creano una connessione diretta trà matrice ossea e superficie impiantare
la parodontologia è quella branca dell’odontoiatria che si occupa di riportare alla salute i tessuti di sostegno dei denti (osso alveolare, legamento,gengiva e cemento). Una tasca parodontale è la presenza di uno spazio sottogengivale dove il paziente non riesce assolutamente a pulire così che i batteri si accumulano e continuano a lesionare l’organo che supporta i denti, una volta tale malattia veniva chiamata piorrea (pus che scorre), oggi fortunatamente questo quadro è raro, in ogni caso la malattia parodontale è presente in moltissime persone ma ampiamente gestibile attraverso l’igiene e le terapie adeguate. Quando la malattia è troppo avanzata si possono eseguire solo interventi di contenimento, quindi oltre a dire che è importante la prevenzione è anche importante fare visite almeno annuali per poter avere diagnosi precoci, è fondamentale considerare che la collaborazione trà l’equipe odontoiatrica ed il paziente permettono ottimi risultati in alternativa si possono avere risultati solo parziali
è un ausilio per la ricostruzione di denti devitalizzati, si cementa in un canale endodontico e intorno ad esso si attacca il materiale di ricostruzione della corona
perni di vecchia generazione di metallo color oro generalmente avvitati in un canale endodontico.
è un perno metallico fabbricato dal laboratorio dopo rilievo dell’impronta del dente, verrà cementato in un canale endodontico
restauro atto a riabilitare più di un singolo dente contemporaneamente, saranno presenti almeno due pilastri cioè due denti preparati che fungeranno da supporto per il ponte (pilastri), ci sarà una travata cioè i denti del ponte contenuti tra i pilastri
è una protesi atta a riabilitare il cavo orale parzialmente edentulo, viene realizzata in resina con dei ganci in acciaio che ne permettono la stabilizzazione sui denti residui
comunemente detta, dentiera, è una protesi che sostituisce tutti i denti, si poggia esclusivamente sulle gengive, dove grazie all’effetto suzione, ventosa, può essere stabile anche se molte volte è preferibile aiutarsi con le paste adesive
gas usato molto negli stati uniti per ridurre l’ansia nei bambini, attraverso una mascherina il paziente respira questo gas che porterà ad uno stato di sedazione utile per affrontare le cure del caso, in pazienti refrattari può essere utile l’uso della sedazione farmacologica con la presenza di un anestesista
detto anche corona in resina è la riproduzione di un dente che permette di mantenere la dentatura intatta nel periodo che va dalla preparazione del dente alla presa dell’impronta, generalmente il provvisorio non si usa per lunghi periodi a causa del materiale (resina) non adatta a permanere in bocca per anni
con questo termine si descrive un fenomeno fisiopatologico che avviene nel nostro organismo quando entra a contatto con materiali non compatibili con il sistema immunitario (rigetto di un trapianto), o quando non viene inserito un materiale compatibile ( rigetto di impianti non in titanio), quindi nell’implantologia dove si usano esclusivamente fixture (viti) in titanio il rigetto è un fenomeno quanto meno insolito se non impossibile
protesi parziale che ha uno scheletro in metallo sul quale vengono inseriti i denti mancanti e i ganci per il collegamento con i denti residui
è la riduzione dell’ansia che può essere effettuata con gas (protossido d’azoto) o attraverso farmaci (sedazione cosciente)
un anestesista applica un agocannula al braccio del paziente attraverso il quale verranno iniettati dei farmaci per ottenere una riduzione dell’ansia molto profonda